Tiffany? No, Varrone

Sushi e uramaki di wagyu, tacos, pan de cristal e pastrami, poi il tramezzino sempre di wagyu, che poi tramezzino non è. Da dove cominciare, per raccontare l’evoluzione de “La Griglia di Varrone”?

Abbiamo seguito ed assistito alla crescita e l’evoluzione del ristorante fin dall’apertura: in quell’estate del 2014 nessuno immaginava si potesse arrivare ai risultati odierni, certo, le carni erano le migliori in assoluto, il ristorante era una vera e propria rivoluzione rispetto agli altri, però oggi il locale è molto più di un posto dove si possono assaggiare le prelibatezze portate in Italia da Massimo Minutelli. Certo, già l’angus americano, il maialino iberico e la rubia gallega valgono la cena, però il plus di Varrone sta nella ricerca continua di piatti, contorni e snack.


Era pienissimo già nel primo anno, ora lo è ancor di più perché il posto é come una droga, crea dipendenza e torni perché non ne hai mai abbastanza e non si riesce ad assaggiare tutto in una sola visita in Via Tocqueville a Milano.


L’ultima volta che ci siamo regalati un pranzo da Massimo abbiamo fatto una prova, ordinando solo pietanze creative, golosità calde e fredde che mettono allegria e liberano la mente: il risultato? Uno sballo troppo gustoso e troppo indecente, al limite della palpitazione. Niente portate “classiche”, bensì solo bocconcini deliziosi e tapas squisitissime, in pratica una sorte di menù degustazione cromatico e creativo a base di wagyu.

Abbiamo scelto tre fotografie per darvi un’idea di quello che si possa assaggiare nel regno di Minutelli: guardate e poi diteci se avete mai visto qualcosa del genere. La domanda è retorica, ovvio che no.

Impressiona il continuo crescendo qualitativo, ogni viaggio di Massimo in Spagna è una garanzia di novità sfiziose, lussuriose e gustose: attenzione, potrebbe farne a meno e invece lui insiste ed è qui la sua forza e la sua unicità, perché cerca di reinventare un mondo, quello dei ristoranti a base di carne.
Va, assaggia nei migliori ristoranti, fa visita a Joselito e altri, chiede, guarda, poi torna e cala gli assi. Vive per sorprenderti e per emozionarti, fa di tutto per farti sentire al settimo cielo e ci riesce grazie a questa ricerca spasmodica del tocco di classe e della sorpresa, è uno che vive per il cibo e riesce a trasmetterti la sua passione folle per la carne ed affini.

Massimo Minutelli

I piattini che vedete nelle fotografie, dunque: sushi di wagyu, uramaki della stessa carne pregiata e poi il bocconcino prelibato, una via di mezzo fra snack, club sandwich, tramezzino e cibo di strada, ovviamente sempre a base di wagyu. All’ora di pranzo basterebbe per farti esplodere di gioia, perché un bocconcino ti fa solo venire l’appetito, quattro ti saziano e ti regalano la felicità immediata

Poi ci sarebbe la new entry, la sashi, considerata la wagyu europea: proviene dalla Finlandia ed è molto simile alla rubia gallega.


Tecnicamente, si tratta di due razze di manzi allevati nel paese nordico: la frisona (classica chiazzata bianco e nera) e l’ayrshire (chiazzata bianco e rossa proveniente dalla Scozia).

Guardate che spettacolo, ma d’altronde da Massimo Minutelli è tutto uno show.

(Di Dominique Antognoni)

LA GRIGLIA DI VARRONE, MILANO
VIA Alessio di Tocqueville, 7
Milano

Telefono: 02.3679.8388