Ristorante Cracco in Galleria: la nuova avventura di Carlo e Rosa – di Alan Jones

Una location storica, una ristrutturazione elegante, ambienti raffinati e retrò, servizio impeccabile, menu che spazia dalla tradizione all’innovazione, carta dei vini sontuosa e cantina magnifica… non solo ristorante gourmet, ma anche pasticceria-bistrot (inclusa la ormai famosissima pizza che però non ho ancora avuto l’occasione di provare…)

Tutto questo è il riassunto del nuovo ristorante (anche se chiamarlo solo ristorante è davvero molto riduttivo…) che Carlo e Rosa hanno inaugurato poco più di 1 mese fa in Galleria Vittorio Emanuele, a poche centinaia di metri dal ristorante di Via Victor Hugo.

Io vi parlerò quasi esclusivamente della mia esperienza di 4 settimane fa al ristorante gourmet che si trova al primo piano dove sono stato con mio fratello Jan e due amiche, Antonella e Yukiko, la prima sera del weekend di Identità Golose, sabato 3 marzo.


Qualche giorno fa sono stato anche al bistrot per una colazione al banco e quindi alla fine vi parlerò brevemente anche di questa piacevole esperienza.

Di Carlo Cracco immagino sappiate già tutto o quasi… anche perché si parla quasi esclusivamente di lui ultimamente da quando ha aperto in Galleria, nel bene ma soprattutto nel male… Mi riferisco alle polemiche sulla sua versione della pizza margherita, polemiche sulle quali preferisco però sorvolare,anche perché come detto, io non l’ho ancora assaggiata e quindi è inutile parlarne.

Tornando alla mia recensione voglio dirvi che la mia personale esperienza nel nuovo ristorante gourmet è stata straordinaria e la stessa impressione positiva l’hanno avuta tutti i commensali che erano con me.

Una cosa sola mi manca nel nuovo ristorante e mi mancherà sempre… sto parlando della saletta in cucina che qui purtroppo non c’è più in quanto non c’era lo spazio per farla, il mio cuore rimarrà sempre in Via Victor Hugo e nella saletta in cucina dove a servirti c’erano sempre e solo Carlo e Luca.

Ad ogni modo mio fratello Jan ed io siamo arrivati in Galleria un po’ in anticipo sull’orario stabilito e quindi, nell’attesa delle nostre due compagne d’avventura, ci siamo fermati al piano terra, al bancone per un aperitivo. Abbiamo preso un gin & tonic classico con il quale sono arrivati degli ottimi stuzzichini. Il bancone, che è arrivato da Parigi, è dei primi del ‘900 ed è splendido come tutti gli ambienti del ristorante che richiamano uno stile retrò, raffinato ed elegante.

Alessandro, il bravissimo maître e responsabile di sala del bistrot, è tornato a Milano dopo aver passato gli ultimi 2 anni al ristorante OVO che Carlo ha aperto a Mosca, è stato gentilissimo ed è stato bello scambiare due chiacchiere insieme a lui mentre aspettavamo Antonella e Yukiko.

Quando sono arrivate abbiamo preso tutti insieme l’ascensore e siamo saliti al primo piano dove si trova il ristorante gourmet.

Come detto gli ambienti sono veramente eleganti e in stile retrò, è stato fatto un lavoro pazzesco di ristrutturazione ed il risultato è eccezionale. Immagino che lo stile possa piacere o meno, sicuramente qualcuno lo troverà un po’ pesante e antico (ed è giusto che sia così… in fondo siamo tutti diversi…), ma a me personalmente piace molto.

Una volta saliti al primo piano abbiamo passato il magnifico atrio davanti all’ascensore e ci siamo accomodati al tavolo che ci hanno riservato.

Un bellissimo tavolo in una saletta privata con splendida vista sulla Galleria, che offre privacy e una maggiore tranquillità. Ovviamente anche nelle altre sale l’ambiente è tranquillo anche perché ci sono pochi tavoli.


Ambiente raffinato, vista incantevole, servizio professionale e cortese, come inizio non è affatto male!

Splendido anche il servizio di piatti di Richard Ginori realizzati appositamente per il ristorante con il tema che riprende la cupola della Galleria.

Abbiamo ovviamente optato per il nuovo menu degustazione, perché secondo me è il modo migliore per conoscere la filosofia di uno Chef e i suoi piatti.

Siccome le nostre due commensali non bevono vino, mio fratello ed io abbiamo scelto una bottiglia di Zibibbo siciliano per accompagnare i piatti.


A proposito della carta dei vini devo dire che è monumentale (soprattutto per quanto riguarda i vini francesi) ma con ricarichi davvero molto importanti. La carta dei vini come il servizio in sala sono curati dal bravo maître e sommelier Alex Bartoli che arriva dall’Enoteca Pinchiorri e in sala con lui ci sono tanti ragazzi giovani e motivati.

In cucina invece la brigata è rimasta praticamente la stessa di Via Victor Hugo con Luca Sacchi che affianca Carlo al pass e al comando.

Di seguito trovate il menu degustazione che abbiamo provato:

Stuzzichini di benvenuto e amuse bouche: tutti buonissimi e gustosi.

Il culatello Spigaroli invecchiato 37 o 42 mesi, sinceramente non ricordo, era davvero eccezionale!

Insalata russa caramellata: un piatto storico e diventato oramai un classico di Carlo, per me è un “Must” e non stufa mai perché unisce diversi elementi come il dolce dato dal disco di isomalto e il salato dato dalla polvere di capperi e il croccante (disco di isomalto) e il morbido (insalata russa). Un’idea geniale e un piatto straordinario.

Crema di ricci di mare, rose rosse, moscato e prezzemolo: cosa dire se non “wow”? I ricci di mare secondo me o piacciono o non piacciono e io, personalmente, li adoro… Ho quindi trovato questo piatto davvero molto interessante ed elegante.

Crudo di dentice, lime e caffè: è la nuova versione della Sea World Salad che c’era nel menu in Via Victor Hugo. Anche questa versione è davvero eccezionale, un po’ meno piccante della versione precedente ma con la polvere di caffè che dona al piatto quel tocco in più.

Gambero viola in zuppa di grano saraceno, whisky e vaniglia: anche questa è una nuova veste per il gambero viola. Il whisky si sente ma non copre il gusto del delicato gambero che ha anche la parte croccante della testa fritta, alla base una zuppa di grano saraceno che chiude in modo perfetto questo piatto.

Tagliatelle di tuorlo marinato “panna, prosciutto e piselli”: la pasta di tuorlo marinato (in questo caso tagliatelle) è diventata uno dei piatti simbolo della cucina di Carlo, un’ottima versione moderna della pasta “panna prosciutto e piselli”.

Ravioli di patate, salsa d’ostriche e caviale: questo è il piatto del menu degustazione che più mi ha colpito e sorpreso, il ripieno di patata è delicatissimo e morbido e si abbina perfettamente al caviale che ha invece un gusto più deciso e salato. Completa il piatto una salsa d’ostriche che rende il tutto armonioso ed equilibrato.

Un capolavoro!

Risotto mantecato al topinambur e aceto di lamponi: si sa che anche i risotti sono tra i piatti forti di Carlo e questa è una versione fantastica… un risotto cremoso, cotto al dente, equilibrato. La nota un po’ aspra dell’aceto di lamponi completa il piatto perfettamente.

Faraona all’arancia, broccoli e cavolfiore: mi aspettavo sapori forti e decisi e invece mi sono trovato ad assaggiare un piatto molto delicato. L’arancia si sentiva ma non era troppo forte e ho trovato azzeccata la scelta di abbinare i broccoli e il cavolfiore.

Con questo piatto mio fratello ed io ci siamo fatti abbinare un bicchiere di rosso, un ottimo Chianti Classico Castello di Ama San Lorenzo 2014.

Crema di mango arrosto, limone e foglie: un dessert molto fresco e profumato.

Cioccolato lenticchie e piselli: ho trovato questo dessert di Luca Sacchi veramente strepitoso. Un’idea fantastica abbinare le lenticchie e i piselli al cioccolato e creare un dessert diverso, particolare, poco dolce e con diverse consistenze che chiude la cena in maniera perfetta, non essendo troppo stucchevole. Complimenti! Tra l’altro Luca aveva presentato questo dessert proprio quel pomeriggio ad Identità Golose.

Piccola Pasticceria: ottima anche la selezione di piccola pasticceria per accompagnare il caffè.

A fine serata poi, dopo la mezzanotte, ci ha raggiunti il mio amico e Chef Wicky Priyan per due chiacchiere in compagnia insieme a Carlo e a Luca. Non poteva concludersi in modo migliore la splendida serata…

Prima di andare via, erano quasi le due di notte, ci hanno accompagnati al piano -1 per visitare la spettacolare cantina, è veramente da togliere il fiato!

Dopodiché abbiamo visitato, al secondo piano, la sala dedicata agli eventi e il fumoir ,che ha una selezione di sigari e di superalcolici pazzesca. Complimenti davvero!

In conclusione consiglio caldamente a tutti una visita a questo nuovo elegante tempio della cucina milanese, anche solo al bistrot al pian terreno per una colazione, per un aperitivo o per un pranzo o una cena veloce.

Io sono stato qualche giorno fa a colazione al bistrot e ho provato una fantastica brioche alla marmellata di albicocche e un ottimo cappuccino.

Ho preso anche 3 squisite mono porzioni da portare a casa (frutto della passione, lamponi e cioccolato). Anche la pasticceria merita sicuramente una visita!

Alla prossima!  

Alan Jones

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