Ciao Maestro! Il saluto dei tanti amici a Gualtiero Marchesi

Cosa rende unico e grande uno chef…?
Il sapere, la conoscenza e la voglia di condividere il tutto …. chef&maître, unito al dolore della famiglia, raccoglie le parole d’amore per il grande Maestro… non c’è bisogno di scrivere biografie e racconti di lui…lui è la storia, è maestria e sarà sempre un piacevole ricordo che vivrà in tutte le grandi cucine.

Vogliamo dare spazio alle parole, parole spontanee, di chi soffre per la grande perdita.
Noi lo vogliamo salutare così:
BUON VIAGGIO MAESTRO…
Abbiamo chiesto ai diversi professionisti noti nel settore di dedicare un pensiero per il compianto Maestro , seguono i pensieri e le dediche di chi lo vuole ricordare insieme a noi.
Enzo Vizzari : “Ho avuto modo di dirlo parecchio tempo fa, l’ho scritto nell’introduzione dell’ultima edizione della nostra Guida e lo ripeto ora con tristezza: nella storia della cucina italiana c’è un ‘prima di Marchesi’ e un ‘dopo Marchesi’. Per primo ha intuito la portata rivoluzionaria della ‘nouvelle cuisine’ francese, declinandone e sviluppandone le intuizioni attraverso la rilettura delle nostre cucine regionali.”
Heinz Beck: “Marchesi è stato e rimarrà sempre, il primo grande Chef della moderna gastronomia Italiana. Da solo ha saputo trasformare una cucina di grandezza assoluta in paradigma internazionale; Maestro quindi di cultura ancor prima di grandissimo Chef.”
Moreno Cedroni: “Che dire, per me sono come quelle storie fantastiche dove da piccolo lo vedevo come un gigante, poi te lo vedi entrare al ristorante e non hai le parole per descrivere quel momento, poi ci esci a cena, ti confronti con lui con amicizia e stima. Sarà sempre nei miei pensieri . Grazie.”
Philippe Lèveillè: “Marchesi come Bocuse, due mostri sacri della cucina. Il mio piú personale ricordo di Marchesi lo voglio conservare nel mio cuore.”
Andrea Berton: “Marchesi ha sdoganato la cucina italiana legata alle tradizioni di casa in tempi non sospetti e l’ha portata ai livelli professionali che conosciamo oggi…tutti i cuochi italiani devono essergli riconoscenti di questo cambio epocale.”
Valentino Marcattilii: “Con Gualtiero ho un rapporto di amicizia fin dal 1976.
Il primo incontro fu in Francia, io ero già un poco conosciuto in Italia, lui stava aprendo in via Bonvesin, io ero al Ristorante Pyramide di Madame Point a Vienne vicino Lione per uno stage.
Aveva saputo che ero li e mi venne a trovare.
Era il giorno di chiusura del locale, dato che ero di guardia per eventuali ospiti della signora lo invitai e passammo un pomeriggio a parlare di cucina. Negli anni poi ci siamo visti per eventi in giro per il Mondo.
C’è stata sempre stima reciproca, il comune di Imola lo ha insignito del garganello d’oro per la divulgazione della cucina Italiana nel mondo.
Un abbraccio Ragazzo, cosi ci salutavamo…”
Mauro Uliassi : “Gualtiero Marchesi è stato di fondamentale importanza per la cucina italiana e per me ovviamente.
È’ stato colui che ha determinato il passaggio tra la cucina improvvisata dei ristoranti anni ’70 e quella professionale dei nostri tempi, con la figura dello chef Patron, mutata dalla sua esperienza in Francia dai Fratelli Troigros.”
Antonio, Nadia, Giovanni, Alberto Santini: “Un uomo, un amico, un grande chef che abbiamo avuto il privilegio di conoscere e con lui di percorrere insieme un’ importante parte della vita. Ciao Gualtiero ”.
Igles Corelli : “La sua cucina una piuma. La sua personalità un vulcano. Negli anni 80 un rivale, una meta”
