Dalla Sicilia a Heinz Beck: Giuseppe Amato prende tutti per la gola

L’intervista a Giuseppe Amato, siciliano di Taormina, classe 1981, che nel 2005 entra a far parte dello Staff di Heinz Beck, come Capo Pasticcere,  al Ristorante “La Pergola” – 3 Stelle Michelin – Hotel Rome Cavalieri.

 

CIAO GIUSEPPE, QUANTO E’ IMPORTANTE IL CONFRONTO CON LO CHEF HEINZ BECK NELLA CREAZIONE DEI TUOI DESSERT.

Il confronto con lo chef  Heinz Beck è molto importante…nell’arco di questi 14 anni si è instaurato un rapporto di fiducia reciproca che mi permette di elaborare autonomamente i piatti, provarli insieme a lui per poi inserirli in menú.

 

HAI AVUTO UN MAESTRO A CUI TI SEI ISPIRATO?

Sicuramente lo Chef Heinz Beck… Inoltre durante questo percorso professionale e di insegnamento presso la scuola di cucina e pasticceria ” A tavola con lo chef ” ho avuto la fortuna di conoscere un Grande Maestro della pasticceria Italiana, Leonardo Di Carlo, che negli anni mi ha sempre indicato la retta via, dispensandomi consigli preziosi che mi sono serviti per arrivare fin qui.

IL DESSERT CHE PIU’ TI RAPPRESENTA?

Non e’ uno, sono bensì due i dessert che mi rappresentano:

“La bomba diventa ciambella con gelato alla gianduia” per i ricordi della mia infanzia e il legame con i  miei figli

e  il “Come un  cannolo siciliano” che richiama le mie origini.

 

QUAL É L’ABBINAMENTO PIU’ PARTICOLARE 0 AZZARDATO CHE HAI  PROVATO IN PASTICCERIA PER LA CREAZIONE DI UN ELABORATO?

Proprio in questi giorni sto provando un nuovo dessert dove ho inserito ingredienti piuttosto insoliti nell’ambito della pasticceria…

Il pepe lungo di Java accostato ad un biscotto al lampone,

la vodka al limone sottoforma di gelatina,

l’aceto di lampone in un sorbetto al lampone e fragoline di bosco,

Tutti e 3, bilanciati ad hoc, rendono il dessert fresco e particolare.

IL TUO VINO PREFERITO CHE ACCOMPAGNA UN TUO DOLCE?

A questa domanda mi viene difficile rispondere…perche’ nonostante abbia la fortuna di  lavorare in un grande ristorante con una cantina da sogno…sono astemio!!!

Qui entrano in gioco i nostri grandi sommelier, che con la loro professionalità sanno sempre consigliare al cliente il giusto vino da degustare con il dolce.

Tornando al cannolo ad esempio mi sarebbe piaciuto abbinare un vino della mia regione, della tradizione. Con grandissimo entusiasmo, il sommelier è riuscito ad individuare in una Malvasia delle Lipari l’abbinamento perfetto… w la Sicilia !

 

C’É UN DOLCE DELLA TUA INFANZIA A CUI TI SEI LEGATO E CHE HAI REINVENTATO E RIPROPOSTO

Amando la mia Terra dove il dolce per eccellenza e’ il cannolo siciliano, ho provato a stravolgerlo nella forma senza alterare minimamente il gusto.

Durante la preparazione torno indietro nel tempo nella mia amata terra…..

 

 

IL DOLCE DELLA TRADIZIONE CHE PIÚ AMI?

Da siciliano dovrei forse dire la cassata…  invece il dolce della tradizione che amo di più  è il tiramisù.

 

C’É UN INGREDIENTE CHE AMI PARTICOLARMENTE?

Mi piacciono tanti ingredienti in pasticceria, ma se devo essere sincero quello che prediligo di piu’ e’ il cioccolato fondente e al latte, sia da degustare fuori lavoro, sia perché  a livello lavorativo mi permette di esprimermi a 360°.

 

COSA VEDI NEL TUO FUTURO E QUALI SONO LE TUE AMBIZIONI?

Nel mio futuro vedo, come tutti i pasticceri credo, una piccola boutique, dove potermi esprimere totalmente in prima persona e coinvolgere in questo progetto mio fratello Andrea.

Non sono ambizioso, ma molto esigente con gli altri e in particolar modo con me stesso e per questo continuerò ad impegnarmi per raggiungere sempre nuovi obbiettivi gia’ prefissati nella mia mente.

CASA PENSI DI chef&maître?

Ho conosciuto  questo network qualche anno fa…vedo chef&maître molto interessante perché  riesce ad essere un forte punto di condivisione e scambio di opinioni per noi professionisti del settore e non…

Anche per questo sono qui a ringraziarvi per l’opportunità concessami.