Un interessante viaggio alla scoperta dei piatti del ristorante META a Lugano guidato dal talentuoso Chef Luca Bellanca

“Un interessante viaggio alla scoperta dei piatti del neostellato ristorante META a Lugano guidato dal bravo e talentuoso Chef Luca Bellanca” – Di Alan Jones

Oggi vi parlo di quello che si conferma essere il mio ristorante preferito in Ticino e che ha inaugurato alla fine del 2019, 10 anni dopo la sua apertura, la sala e la cucina a vista al pianoterra con l’aggiunta di una splendida terrazza all’aperto da cui si gode di una magnifica vista su Lugano e sul suo golfo. Sto parlando del ristorante META che è situato in una location moderna ed accogliente al pianoterra dell’imponente e prestigioso Palazzo Mantegazza, affacciato sulle rive del lungolago di Paradiso, a pochi minuti a piedi dal centro della città di Lugano.

Ci sono ritornato recentemente con la mia compagna Raffaella per provare il nuovo menu degustazione a mano libera dello chef Luca e ne siamo rimasti entrambi entusiasti.
Prima dell’inaugurazione della nuova sala, per ben 10 anni, il ristorante era situato al piano -1 senza alcuna vista ed era proprio un peccato. La nuova sala è invece decisamente più bella, fresca, luminosa ed accogliente ed ha uno stile più easy e contemporaneo che a me piace proprio tanto.


Ci è voluto un investimento importante da parte della famiglia Mantegazza per realizzare questo nuovo ristorante che, come ho detto prima, include anche un particolare che io amo sempre molto, la cucina a vista!
Grazie a questa novità l’atmosfera del locale è davvero rilassante, piacevole, romantica e suggestiva con da una parte la splendida vista sul golfo di Lugano e dall’altra la vista sulla cucina.
Complimenti quindi a Mario, Ana ed Evelyn Mantegazza, direttrice del ristorante, per questo importante e ben riuscito restyling!

Il concept del nuovo ristorante META nasce infatti da una precisa esigenza espressa dalla Signora Ana Mantegazza che ha seguito in prima persona tutta la fase di progettazione. “La volontà”, spiega l’Arch. Massimo Marzorati, “era quella di realizzare uno spazio capace di ricreare perfettamente tutta l’atmosfera propria del salotto di casa, con un arredamento comodo, caldo e accogliente, ma al tempo stesso assolutamente razionale rispetto alla funzione di ristorazione cui gli ambienti sono dedicati”.
Un’attenzione particolare è stata riposta nella scelta degli arredi, dei complementi e dell’illuminazione. “Tutto concorre”, continua l’Arch. Massimo Marzorati, “a creare un ambiente accogliente e rilassante, che invita alla conversazione, gustando piatti semplici e al tempo stesso ricercati. Un altro elemento cui abbiamo attribuito grande importanza riguarda la scelta dell’illuminazione, dando vita ad una sorta di bosco verticale formato da canne di bambù tronche, ciascuna con una lampada a luce diffusa da accendere in modo flessibile in base alle diverse esigenze di ambientazione”.

“La spettacolare vista lago è il grande valore aggiunto”, conclude l’Arch. Marzorati, “di un ambiente davvero straordinario che si avvale di una meravigliosa vetrata affacciata direttamente sul lago, con una vista tra le più belle e ampie di Lugano”.

Lo Chef Luca Bellanca, classe 1983, è italiano e la sua passione per la cucina è nata fin da piccolo grazie alla mamma e alla nonna che gli hanno insegnato ad apprezzare il buon cibo e a cucinare per tutta la famiglia. La volontà di consolidare la sua passione l’ha portato a 14 anni ad iniziare un percorso formativo per diventare Chef presso l’istituto alberghiero De Filippi di Varese dove ha appreso le basi del lavoro in cucina, facendo anche degli stage in ristoranti della zona.
Finiti gli studi ha poi intrapreso numerose esperienze internazionali, passando dall’Irlanda alla Sicilia e dal golfo della California fino ad arrivare alla costa mediterranea della Spagna, luoghi ed esperienze in cui ha potuto affinare le sue tecniche in ristoranti gastronomici di rilievo. Queste esperienze gli hanno quindi permesso di offrire una gastronomia Med-Fusion, unendo gli ingredienti locali e della vasta regione mediterranea a note esotiche sorprendenti.
La filosofia dello Chef è infatti quella di offrire prodotti ed ingredienti semplici e genuini che, una volta uniti, grazie alla sua creatività e passione, si trasformano in piatti ricercati e particolari.
Lo chef ci racconta con entusiasmo che “la mia è una cucina Med-Fusion, dato che cerco sempre di creare un felice incontro tra la cucina mediterranea e le note esotiche caratterizzate da ingredienti e marinature inconsueti, oppure pietanze lontane dalle tradizioni locali ma adattate al gusto del territorio”.


Nei suoi piatti spicca infatti fin da subito la sua capacità di abbinare gusti differenti trasformando semplici ingredienti in esplosioni di gusto.
La sua è sicuramente una cucina fatta di contaminazioni, di incontri e di dialogo tra prodotti del territorio ed ingredienti provenienti da tutto il mondo, ma con un particolare riguardo alla Spagna, terra a lui molto cara, dato che ha vissuto e lavorato tra Valencia e Maiorca per 6 anni.
Per lui sono importanti la cura del dettaglio, l’attenzione ai particolari e un servizio in sala sempre professionale e cordiale e che faccia sentire tutti gli ospiti a proprio agio e rilassati.

Il ristorante META ha ricevuto 15 punti sulla guida Gault & Millau 2021 e inoltre quello in corso è un anno molto importante per Luca, per tutta la sua brigata in cucina, per la famiglia Mantegazza e per tutti i ragazzi della sala, perché hanno ricevuto un altro importante e meritatissimo riconoscimento, la prima stella Michelin.


È arrivata in febbraio quando i ristoranti in Svizzera erano tutti chiusi a causa del lockdown (sono stati chiusi da fine dicembre 2020 e fine maggio 2021), ma sono sicuro che tutta la squadra abbia festeggiato insieme l’arrivo di questo prestigioso e meritato riconoscimento. Lugano è cresciuta molto negli ultimi anni a livello di ristorazione e i risultati si sono visti quando la Michelin all’inizio del 2021 ha annunciato addirittura tre nuove stelle a Lugano. Oltre al META, l’hanno infatti ricevuta anche il ristorante I Due Sud guidato dallo chef Domenico Ruberto e il ristorante Villa Principe Leopoldo al cui timone c’è lo chef Christian Moreschi.

In sala invece troviamo una squadra molto affiatata ed appassionata di giovani ragazzi che contribuiscono a far passare a tutti gli ospiti del META una piacevole e rilassante serata. Ad affiancare la responsabile del ristorante Evelyn Mantegazza, troviamo infatti la professionale sommelier Valentina Gobbato e i bravi ragazzi in sala Gianluca Varisi e Luca Pierro.

Il ristorante è aperto tutti i giorni sia a pranzo che a cena tranne la domenica, giorno di riposo.
La cucina vanta un percorso gastronomico che offre il menu degustazione che cambia in base alle stagioni di 6 portate a 130 CHF (120 €) al quale si possono aggiungere anche una selezione di formaggi a 15 CHF (14 €) e l’accompagnamento dei vini al calice selezionato dalla sommelier Valentina a 70 CHF (65€).
Inoltre troviamo un’ampia selezione di piatti alla carta: gli antipasti e le tartare costano tra i 28 e 64 CHF (26-59 €), il grande misto di tartare di pesce, gambero rosso di Mazara e scampo costa 110 CHF (102 €), i primi tra i 28 e i 38 CHF (26-35 €), i secondi tra i 49 e i 59 CHF (45-55 €), la selezione di formaggi tra i 18 e i 29 CHF (17-27 €) e i dessert tra i 16 e i 22 CHF (15-20 €).
Anche la carta di vini offre un’ottima selezione di etichette con anche alcune proposte a bicchiere, tra cui troviamo anche alcuni vini locali ticinesi.

Essendo piena estate ed avendo avuto la fortuna di andarci una sera in cui il tempo era bello, ci siamo accomodati in terrazza e la vista devo dire che è davvero spettacolare.

Il menu degustazione del META è un interessante viaggio alla scoperta dei piatti del ristorante in 6 portate e questi sono i meravigliosi piatti che abbiamo provato noi due una sera d’agosto.

Stuzzichini di benvenuto

– Platano croccante con caviale, gel di mora, avocado e shitake marinato
– Crocchetta di baccalà con salsa bravas e cipolle confit
– Taco con Shorpshire, nocciola del Piemonte IGP e miele
– Sassolino del Meta con cremoso di formaggio al tartufo

Iniziamo il menu degustazione con un aperitivo e scegliamo un calice di Cartizze Brut Colesel al quale vengono accompagnati degli sfiziosi stuzzichini di benvenuto.

Si parte da un platano croccante sul quale troviamo del caviale, un gel di mora, avocado e fungo shitake marinato. Uno stuzzichino davvero ottimo ed equilibrato nonostante i tanti elementi che lo compongono e che si sposano perfettamente tra di loro.
Si prosegue con una saporita crocchetta di baccalà con salsa bravas e cipolle confit e con un gustoso taco con formaggio Shorpshire Blue, nocciola piemontese IGP e miele.
Finiamo con lo stuzzichino che è diventato un classico e che è in carta da parecchi anni, lo sfizioso sassolino del Meta con cremoso di formaggio al tartufo. Si tratta di una patata con la buccia nera che sembra davvero un sassolino da intingere nel cremoso di formaggio al tartufo.

In tavola ci portano anche la selezione di pane e grissini.

Troviamo una pagnotta ancora calda, dei fragranti grissini fatti in casa, dei pomodorini, burro mantecato con erbe e fiori e olio EVO Tenuta Chiaramonte Bio. La cena inizia nel migliore dei modi!


Sashimi di manzo svizzero in stile orientale con anacardi e mayonese di teriyaki

Il primo piatto del menu degustazione a sorpresa che ci propone lo chef Luca è uno sashimi di manzo svizzero in stile orientale con anacardi e mayonese al teriyaki splendidamente impiattato. La qualità della carne è eccellente e il piatto risulta delicato ed armonioso ed è anche esteticamente molto bello.

Valentina in abbinamento mi propone un calice di ottimo Franciacorta Zero Rosé Andrea Arici.


Uovo della Valle di Blenio con spuma di melanzane, Parmigiano Reggiano e fondente di cipolla. Un omaggio alla mamma

È il momento di un piatto che prende spunto dalla tradizione e dai ricordi d’infanzia dello chef. Si tratta della rivisitazione in chiave moderna e contemporanea di un piatto a base di uova, melanzane, cipolle e Parmigiano Reggiano che gli preparava la mamma quando era piccolo.

È l’omaggio che Luca ha voluto fare alla mamma trasportando questo piatto a lui molto caro ai giorni nostri. Il risultato è eccezionale, in quanto il piatto, oltre ad essere davvero buono, risulta anche elegante. È anche molto scenografico visto che lo splendido piatto utilizzato è a forma di uovo e quando il “guscio” superiore viene tolto sprigiona subito un profumo incredibile. L’uovo biologico della valle di Blenio viene cotto a bassa temperatura con il tuorlo ancora liquido e si sposa alla perfezione con la spuma di melanzane, il fondente di cipolla e il Parmigiano Reggiano, risultando gustosissimo ma anche bilanciato. Complimenti!

Questa volta Valentina mi abbina un calice di Etna Bianco Tenuta delle Terre Nere 2020.


Risotto agli scampi, nduja e profumo di Pata Negra

Arriviamo al piatto che mi ha sorpreso e che mi è piaciuto di più. Il risotto è cotto alla perfezione con i chicchi al dente e con la mantecatura incredibilmente cremosa.

La dolcezza degli scampi poi si controbilancia perfettamente con la piccantezza della nduja calabrese e con la forza e la sapidità del Pata Negra. Ho trovato questo risotto davvero straordinario ed armonioso. Chapeau!

Valentina mi versa un calice di Merlot ticinese vinificato in bianco, La Dama Bianca Tenuta Agricola Luigina 2020.


Branzino di lenza con cremoso di cavolfiore al miso, teriyaki e quinoa bio

Il piatto principale di pesce che ci propone Luca è un filetto di branzino di lenza servito sopra un cremoso di cavolfiore al miso, con salsa teriyaki, cavolfiore in tempura e con una croccante crosta di quinoa bio che crea un piacevole gioco di consistenze con la tenerezza del branzino e il cremoso di cavolfiore. Un’altra portata in cui il protagonista, in questo caso il branzino, viene esaltato nel migliore dei modi, essendo cotto perfettamente e abbinato ad elementi che rendono il tutto equilibrato. Un altro piatto da applausi.

Questa volta Valentina mi trasporta dal Ticino al Grigioni versandomi un calice di ottimo Chardonnay barricato Marugg 2019 che si sposa benissimo con il branzino.


Maialino iberico con baby romana, chutney di ananas, nostra bbq e pop corn di maiale

L’ultimo piatto salato del menu degustazione è il piatto di carne e Luca ci propone il maialino iberico con insalata baby romana, chutney di ananas, salsa bbq e pop corn di maiale. Il maialino è molto gustoso e si abbina benissimo alla dolcezza del chutney di ananas e alla forza della salsa bbq. L’insalata baby romana porta freschezza al piatto, mentre i pop corn di maiale aggiungono la parte croccante.

Con il vino questa volta sconfiniamo nella vicina penisola e, più precisamente, in Toscana con un calice di Le Trame Podere Le Boncie 2017.


Selezione di formaggi

– Fleur de Montagne
– Toma alpeggio di Roberto
– Comté
– Munster

È il momento della parte dolce del menu degustazione, ma Valentina arriva al tavolo con il bellissimo carrello dei formaggi del META al quale io non riesco a resistere e quindi, consigliato da Valentina, scelgo 4 eccellenti formaggi.

Iniziamo con un profumato e più delicato Fleur de Montagne e proseguiamo con l’ottima Toma alpeggio di Roberto, con il saporito Comté e infine con il mio preferito, il cremoso e gustoso Munster a pasta molle.

Mi aspetto in abbinamento un vino dolce tipo Sauternes, ma Valentina mi sorprende proponendomi invece un calice di Terre di San Leonardo 2016, un rosso con il classico taglio bordolese.


Pre-dessert: zuppetta di fragole con sorbetto al basilico e aria di wasabi

Il rinfrescante pre-dessert è oramai diventato anch’esso un classico del META ed è composto da una zuppetta di fragole con un sorbetto al basilico e un’aria di wasabi.

Valentina questa volta mi abbina un rinfrescante cocktail a base di limoncello, sambuco, basilico e cocco.


Torta ai limoni di Siracusa con olio extravergine Tenuta Chiaramonte Bio e gelato allo yogurt

Per quanto riguarda il dessert io ho scelto una torta ai limoni di Siracusa con olio EVO Tenuta Chiaramonte Bio e gelato allo yogurt. Un dessert molto delicato e non troppo dolce e stucchevole che mi è piaciuto.

Tarte Tatin alle pesche con gelato al fior di latte del Gottardo e salsa al Rum Zacapa

Raffaella ha invece optato per un dessert classico e sicuramente più godurioso, la tarte tatin alle pesche con gelato al fior di latte del Gottardo e salsa al Rum Zacapa. L’ho provata anch’io e devo dire che questa volta ha scelto meglio Raffaella, in quanto la tarte tatin è davvero deliziosa e il gelato al for di latte del Gottardo è cremosissimo e buonissimo. Potessi ritornare indietro sceglierei anch’io la tarte tatin, ma anche il mio dolce era ottimo e quindi complimenti al pasticciere del ristorante.


Piccola pasticceria

– Cioccolato al latte con mandorle caramellate
– Bignè al pistacchio
– Gelatina ai frutti rossi

E finiamo questa splendida serata e meravigliosa cena con il caffè accompagnato dall’ottima piccola pasticceria composta da cioccolatini al latte con mandorle caramellate, bignè al pistacchio e gelatine ai frutti rossi.


“P.S. volevo anche segnalare un piatto straordinario dello chef Luca che ho provato in due occasioni a inizio luglio e che era appena uscito dalla carta quando siamo ritornati per il menù degustazione… si tratta di un piatto di linguine ai ricci di mare con piselli e un’aria di mela verde, davvero spettacolare!

Io sono un grande amante dei ricci di mare e il piatto di Luca lo inserisco sicuramente tra i migliori mai assaggiati con protagonista il riccio… cottura della pasta perfettamente al dente, mantecatura con la polpa dei ricci cremosa e ben amalgamata e poi i piselli ancora croccanti portano un po’ di freschezza così come l’aria di mela verde… un piatto elegante, bilanciato e saporito in cui si sentono benissimo il riccio e il profumo del mare… chapeau!”


In conclusione, se passate a Lugano e volete regalarvi una serata incantevole con una cucina ricercata e raffinata, con un servizio sempre professionale, attento e cordiale e con una vista meravigliosa su Lugano, andate al ristorante META dove sarete coccolati dall’inizio alla fine e passerete almeno un paio di ore di assoluto relax e di piacere… alla prossima!

(Di Alan Jones)