Restaurant Sonne Scheunenberg: rusticità, calore ed eleganza in piena campagna bernese

“Sonne Scheunenberg, un ristorante stellato in cui si respira un’aria di rusticità, calore ed eleganza che si trova in piena campagna bernese e che propone una cucina di stampo francese ricercata e raffinata”. – Di Alan Jones

A novembre, insieme ai miei due fratelli Taras e Jan, abbiamo deciso di andare a trovare nostro padre Peter che lavora a Grenchen nel Canton Soletta e vive nel Canton Berna a pochi km di distanza dall’ufficio (rientra a casa, in Ticino, più o meno ogni due weekend). Abbiamo pensato di fare una bella rimpatriata e riunione familiare tra i maschi della famiglia, lasciando a casa la mamma, le mogli e le compagne… insomma, un weekend per soli uomini…

Siamo partiti da Lugano nel primo pomeriggio di un sabato e, dopo circa due ore e mezza di auto, siamo giunti a destinazione dal papà giusto in tempo per un aperitivo a base di ottimo gin & tonic.

La sera nostro padre aveva prenotato un bel tavolo per 4 persone nella sala con il camino presso il bellissimo e ottimo ristorante Sonne Scheunenberg con 1 stella Michelin e 17 punti Gault Millau che dista solo 15 minuti di auto da dove vive papà. Visto che per noi tre fratelli era la prima visita, eravamo ovviamente tutti molto curiosi di andarci e di provare la loro cucina.

Il ristorante si trova a Wengi Bei Büren in piena campagna bernese ed è davvero molto bello. Non appena ci si ritrova davanti all’entrata si respira subito un’aria country-chic, il ristorante ha uno stile rustico, caldo ed accogliente, ma è allo stesso tempo anche molto elegante sia all’esterno che all’interno.

Dispone di diverse sale in cui poter pranzare o cenare, tutte molto accoglienti, ma la più suggestiva nei mesi autunnali e invernali è sicuramente quella con il camino acceso che è sempre molto affascinante e crea un’atmosfera intima e calda (in tutti i sensi).

Oltre alla sala con il camino in cui ci sono solo 2 tavoli troviamo altre splendide sale come il rustico salone dell’agriturismo, un salotto di casa colonica dove ci si sente subito a casa, molto adatto anche come sala riunioni.
La sala più bella è la Pergola che, secondo me, rende al meglio durante il giorno in quanto ha ampie vetrate sui 3 lati e risulta molto luminosa offrendo anche una splendida vista sulla Limpachtal e sul giardino del ristorante.
In estate, quando il tempo è bello, si può anche pranzare o cenare nel loro giardino di ortensie.
Un’altra sala molto bella del ristorante è il Stöckli in cui si può festeggiare in un ambiente privato, è infatti ideale per feste di famiglia o eventi aziendali, essendo meravigliosamente caldo d’inverno (camino) e piacevolmente fresco d’estate e dispone di una cantina separata per aperitivi e ha un accesso diretto al loro bellissimo giardino di ortensie.
Il ristorante dispone anche di una sala in un nuovo edificio adatta per eventi aziendali fino a 30 persone e in più si può anche pranzare al bistrot con giardino del ristorante che ha piatti meno ricercati e più semplici ed economici per un pranzo più informale e veloce.

Il ristorante Sonne Scheunenberg è gestito da Iris e Kurt Mösching dal 1 ° luglio 2000, quindi sono già più di 20 anni e a partire dalla primavera 2002 Iris e Kurt sono diventati i nuovi proprietari del ristorante.

Nell’autunno 2008 sono stati premiati con una stella Michelin e l’anno seguente con 17 punti Gault-Millau, mantenendo entrambi gli importanti riconoscimenti nel corso di tutti questi anni.
Lo Chef Kurt Mösching è nato e cresciuto a Schönried (vicino a Gstaad) e ha completato il suo apprendistato come chef presso l’Hotel Alpin Nova a Schönried dopo aver terminato la scuola dell’obbligo. Durante la sua carriera professionale ha svolto diverse funzioni e in veste di commis de cuisine, chef de partie, sous-chef o gerente, ha appreso le sue attuali eccellenti abilità culinarie presso i migliori indirizzi gastronomici sia in patria che all’estero.
La moglie Iris è invece nata e cresciuta in Danimarca e, dopo essersi diplomata alla Higher Commercial School di Horsens in Danimarca, si è trasferita all’estero frequentando la Higher Gastronomy and Hotel Management School (HGF) di Thun presso la quale si è diplomata con successo 2 anni e mezzo più tardi.

La filosofia dello Chef è quella di celebrare la cucina francese contemporanea, prestando particolarmente attenzione alla preparazione che deve sempre essere perfetta e utilizzando principalmente prodotti locali e stagionali. Anche per lo Chef Kurt le basi della cucina devono sempre partire da una materia prima di alta qualità.

La loro fornitissima carta dei vini, oltre ai vini delle regioni vinicole tradizionali del mondo come la Borgogna, il Bordeaux, la Spagna e l’Italia, include anche una vasta selezione di bottiglie dalla Svizzera, soprattutto dal Ticino e dalla Svizzera romanda.

In carta troviamo 8 antipasti (4 freddi e 4 caldi) con prezzi tra i 24.50 e i 45 CHF (23-42€), 5 secondi (2 di pesce e 3 di carne) con prezzi tra 56 e 75 CHF (52-69€) e 4 dessert + una selezione di formaggi svizzeri a 25 CHF l’uno (23€). Inoltre il ristorante propone un menu degustazione che può essere di 6 o 7 portate al prezzo di 149 CHF (138€) e 174 CHF (162€) e al quale si può anche aggiungere la selezione di formaggi svizzeri al costo di 20 CHF (18 €).

Noi abbiamo ovviamente optato per il menu degustazione e di seguito trovate la descrizione di tutti i piatti che abbiamo assaggiato.

Stuzzichini di benvenuto

Iniziamo questa fantastica cena e serata con degli ottimi stuzzichini di benvenuto. Si comincia con una tartelletta alla tartare di manzo molto delicata, si prosegue con un saporito involtino di primavera ripieno di coda di bue accompagnato da una salsa al frutto del drago e si finisce con un gustoso falafel ripieno di ceci, barbabietola e cavolfiore.

Per iniziare ho scelto un calice di Riesling Piesporter Falkenberg Spätlese Molitor 2016.

Io adoro i riesling della Mosella, specialmente gli spätlese e gli auslese che rimangono più dolci. Questo era perfetto per un aperitivo in quanto tendeva al dolce ma si sentivano anche sia l’acidità che gli idrocarburi tipici dei riesling della Mosella.


Amuse Bouche

Il benvenuto della cucina è invece una delicata e calda vellutata di zucca con un “grissino” di pasta choux avvolto da ottimo prosciutto crudo.

Visto che era una serata speciale abbiamo deciso di scegliere una bottiglia importante e abbiamo quindi ordinato una bottiglia di Sassicaia 2016, annata tra le migliori degli ultimi anni che ha anche ricevuto 100/100 punti da Robert Parker. Devo dire che, seppur ancora molto giovane, era già davvero eccezionale.


Carpaccio di cervo con mela di foie gras e insalata autunnale

Il primo vero piatto del menu degustazione è un delicato carpaccio di cervo con sopra una favolosa mela verde di foie gras. La presentazione e l’impiattamento sono bellissimi e molto scenografici e il foie gras è davvero eccellente.

È sicuramente un ottimo inizio. A parte vengono servite anche due fette biscottate perfettamente tostate per accompagnare il foie gras e una fresca insalata autunnale.


Aragosta su verza con purè di zucca di Hokkaido e salsa Yuzu-Ponzu

Io sono un amante dell’aragosta e questa era cotta alla perfezione. La dolcezza dell’aragosta e del purè di zucca di Hokkaido si controbilanciano perfettamente con l’amarezza della verza e con la forza della salsa yuzu-ponzu che fa la differenza e aggiunge al piatto quel tocco in più (lo yuzu, tra l’altro, è il mio agrume preferito e quindi ho proprio apprezzato tanto questa salsa e il piatto).


Lucioperca del Lago Maggiore su cavolo cappuccio e cardi con carciofi, rafano e una salsa di beurre blanc al limone

Anche il lucioperca del Lago Maggiore era cotto alla perfezione e molto delicato e tenero. Perfetti gli abbinamenti con il cavolo cappuccio, i cardi e i carciofi e interessante anche il contrasto tra la delicatezza del beurre blanc al limone e la forza del rafano.

Anche la seconda bottiglia che scegliamo è un vino importante ed eccellente. Abbiamo infatti aperto una bottiglia di Gevrey-Chambertin 1er Cru “Les Cazetiers” Olivier Bernstein 2011. È completamente diverso dal Sassicaia ma altrettanto eccezionale.


Sella di capriolo su funghi della regione Seeland con cavolo rosso, pera, melone confit, purè di sedano, castagne glassate e spätzli

Questo è stato sicuramente il piatto clou della serata. Io amo la sella di capriolo se cucinata come si deve e questa era perfetta (rosa al centro) e tenerissima.

Gli abbinamenti sono quelli classici di una sella alla Baden Baden, ossia il cavolo rosso, la pera, le castagne glassate e gli spätzli (gnocchetti di forma irregolare a base di farina di grano tenero, uova e acqua).

Lo chef ha anche inserito due elementi in più, il melone confit e il purè di sedano che ho molto apprezzato, soprattutto il melone confit. Sulla carne viene infine versata anche una eccezionale e gustosa salsa fatta con il fondo di cottura del capriolo che esalta ancora di più il sapore della carne. Un piatto fantastico!


Bavarese di mele su zabaione al pistacchio con sorbetto alla mela verde, mele caramellate e Calvados

Questo è un dessert molto scenografico con il ghiaccio secco che, una volta bagnato, forma la nebbia che fuoriesce dal piatto. Visivamente è davvero magnifico, ma è anche ottimo. La bavarese di mele è molto delicata e si sposa benissimo con lo zabaione al pistacchio. A parte troviamo invece un rinfrescante sorbetto alla mela verde, con mele caramellate e il tutto viene bagnato dal Calvados. Ho apprezzato proprio tanto questo dolce.


Mousse alle castagne su meringhe e fichi marinati con gelato alla panna acida

È un dessert autunnale a base di una delicata mousse di castagne appoggiata sopra una morbida meringa e un interessante gelato alla panna acida. Sopra i vermicelles di castagne troviamo anche un goloso marron glacé a completare il piatto.


Piccola Pasticceria

E finiamo questa splendida serata con un espresso accompagnato dalla loro ottima piccola pasticceria composta da una crema catalana, da un biscotto tipico locale (il Saanen Bretzeli) e da una pralina di cioccolato.


La mattina seguente alle 09.00 insieme a Taras e a Jan siamo andati a fare un giro nello splendido centro storico di Soletta. La mattina c’era la nebbia che si è alzata solo nel primo pomeriggio e la città era deserta a quell’ora e quindi il giro è stato molto suggestivo.

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Ci siamo fermati anche in un bar a fare la colazione e verso le 10.30 siamo ritornati a casa di nostro padre che si trova a soli 15 minuti di auto.

Per il pranzo, dato che il ristorante Sonne Scheunenberg offre anche un menu da asporto, ne abbiamo approfittato e abbiamo ordinato alcuni piatti che abbiamo portato via la sera prima alla fine della nostra cena.

Abbiamo scelto il salmone marinato da loro accompagnato da una salsa all’aneto, una vellutata di zucca, castagne glassate, costine cotte a bassa temperatura per diverse ore con la loro salsa e come dessert una crema bruciata al caramello.

Era tutto davvero squisito. Abbiamo preparato e riscaldato tutto noi a casa e quindi l’impiattamento non è sicuramente da ristorante stellato, ma vi assicuro che il salmone era eccezionale e la salsa all’aneto in abbinamento perfetta, la vellutata di zucca molto delicata, le costine tenerissime, succose e gustose, le castagne glassate sfiziose e la crema bruciata al caramello ottima. Anche a casa ci siamo trattati bene e, per accompagnare il pranzo, abbiamo aperto una fantastica bottiglia di Brunello di Montalcino Biondi-Santi 2000!

Non appena terminato l’ottimo pranzo abbiamo salutato nostro papà e verso le 15.00 siamo ripartiti per tornare a casa dopo aver passato uno magnifico weekend in famiglia tra soli uomini…

In conclusione se vi capita di farvi un giro nella Svizzera centrale per visitare Berna, Soletta, Bienne e dintorni e avete voglia di un bel pranzo o una cena in un ristorante rustico ed elegante che offre piatti ricercati e raffinati, il Sonne Scheunenberg fa proprio al caso vostro. Alla prossima…

(Di Alan Jones)